martedì 24 novembre 2009

L'amore per me

Non stupirti se non voglio la verità
o crudeltà ad ogni costo imposta.
Le mie parole potrebbero condurti
magari
su strade che non conosci
a respirare aria che pare pesante.
Ti chiedo invece di proteggere me
e questo fragile corpo
-che vive di sentimenti
e di quelli pure si ammala-
dai miei e dai tuoi stessi errori.


domenica 8 novembre 2009

Ricorda com'eri bravo

Ci siamo guardati un giorno
meglio dire forse che sei stato tu
ero altrove in quelle ore.
Non hai visto però l'assenza mia
mi hai trovata là dove ero finita
e  neanche sapevo che mi cercavi.
Non arrabbiarti ora
se ti pare di non trovarmi
dove credi io debba stare.
Ricorda com'eri bravo
a scovarmi quando ero nascosta
anche a me stessa.


venerdì 6 novembre 2009

Ciottoli e pensieri.



Me ne vado camminando piano
per vie di ciottoli e pensieri
e le case sono morbide risposte
per l'aria che va inquieta.
Siamo soliti compagni
sullo scivolo del giorno
e mano nella mano
viviamo dello stesso stupore.

lunedì 2 novembre 2009

A una richiesta inopportuna.

L'ordine lo sai
è figlio del caos
anche noi siamo suoi figli
e il mondo tutto.

Perchè mi chiedi allora
di assecondare le voglie
di un figlio degenere?


Senza titolo.

La poesia è una figlia
la alimenti e la cresci in te
e una volta partorita
non è che puoi rimetterci le mani..
A meno di arrecar danno
a quell'autentica meraviglia.


venerdì 23 ottobre 2009

Fuori e dentro

Mi viene da pensare
arrivata a questo punto
che magari avrei bisogno di un aiuto.
Contro questa pioggia forse
o contro quella che mi lava dentro
da quanto non lo ricordo nemmeno.
Nessuno mi aiuterebbe temo
a rinforzare le pareti della mia stanza
non saprebbe entrarci
non ha porte, solo finestrelle.
Fuori ci guardo dal suo interno
e non c'è posto per ospiti
la misura sono io soltanto.
I curiosi li scaccio
sempre sono stata brava in questo
prenderò mattoni nuovi e pittura
e rinsalderò la mia vita.

domenica 11 ottobre 2009

Poesia

E' difficile...
difficile davvero restare con te..
Tutto il giorno a nutrirmi
di superfici,
pixels in caos ordinato,
aria consumata
e parole alla moda
tipo, che so, "emozione"..
Sì lo so che non ne conosci
tu, almeno tu, le ignori tranquilla
anche quando qualcuno
te le urla contro.
Qualcun altro pretende
addirittura
che siano tue quelle parole..
Come potrebbe la poesia
dico io
bestemmiare a quel modo?

Domanda..

E pensare che vivere è tutto un mendicare..
Se fossimo restii a concederci l'un l'altro
sarebbe naturale
in fondo resta il vuoto
dopo il dono di sé a chi lo chiede.

Mi domando come mai
in tutto questo conservare
ci siamo invece regalati subito
rinnegando le stupide attese
convenzionali e noiose.

mercoledì 7 ottobre 2009

Alla luna.

Se nella notte
che è mia amica
trovassi ancora
bianco colore di insonnia
ne scriverei di versi
e parole in forma
ché la musa tonda
lontana eppur vicina di luce
me li detterebbe
generosa.

mercoledì 26 agosto 2009

Morte d'Amore


E un giorno mi costringerai
a domandarti dell'istante
esatto
in cui il piacere
fin troppo contaminato
l'ha attraversato il dovere?

Che io muoia
prima
che non sappia mai
quanto soffre
un amore che soffoca di perché.

mercoledì 8 luglio 2009

Un'automatica assenza

Una ciliegia
e un'altra ancora
quelle buone e quelle no
tutte nello stesso piatto
tocca spostare i noccioli sputati
e cercare ancora un po' di dolce rossore
nascosto nei gesti automatici della mano.
L'assenza si fa vera
la bocca non ha bisogno di comando
va sola e divora..
Nemmeno gli occhi partecipano
stanno altrove davanti a un punto
forse nemmeno c'è quel punto
semplicemente non esiste
eppure le pupille vi si ostinano
indugiano in quel vuoto
pieno del nulla di sé.

martedì 23 giugno 2009

La tragedia della gomma



Sono per l'aria
semplicemente
un palloncino
e volo
e non ho meta
né il viaggio prevede
alcun arrivo.

Così me ne sto
e vedo cielo e case
nuvole a volte
aspettando
di tanto in tanto
la tragedia della gomma.

venerdì 5 giugno 2009

In salsa di miele

Ho fatto un nodo
qualche anno fa
ad un pensiero semplice
ché volevo ricordare
ché volevo non sparisse.

E solo perché Amore
è stato qui tante volte
a rifilare
noioso
le solite parole.

Ora lo scioglierei
quel nodo
e mi direbbe che
l'amore sempre esige
bugie in salsa di miele.

giovedì 28 maggio 2009

Il gioco

Intanto giochiamo
io più cucciola di te
e per terra rotoliamoci
che l'erba sporchi pure
di vita il cotone.
Così io e te
macchiamoci in amore
il bianco candido
non ha nulla da dare
da solo esso taglia i sensi
e impasta la luce.

venerdì 22 maggio 2009

L'innocenza nei versi

Soltanto a pensarci
una parola dopo l'altra
ho battuto milioni di tasti
forse anche più
e sarebbe un bene
se fosse solo poesia.
Spesso invece sono state
parole raffreddate
o frasi in opportuna forma
l'obbligo c'è stato
in numeri e teoremi.
Ancora in me
trattengo lo stupore
nonstante tutto
e torno a vivere
d'innocenza nei versi.

sabato 9 maggio 2009

Pulce

Il mio è un nido tra i nidi
è lì che il pensiero riposa
il battito rallenta un poco
e sa di mattinata allegra
quando svegliarsi non pesa.

E' lì che vivo da pulce
della chioma terrestre
e tra pulci mi ignoro.

martedì 5 maggio 2009

E poi dicono che non conosciamo la guerra..

Dai vicoli si levano vapori di preghiera
a cercare le altezze di vecchie trame di cielo
impastano invece polvere e speranze mortali
che domande senza risposta han lasciato in strada..
Guardiamo le stoffe in bella forma cucite
sono fili sottili in intrecci di fitta meraviglia
un desiderio di antica matrice ci prende
di possedere noi soltanto
quel mistero di colore e ordito.
Per qualche tempo così accade
che l'anima si addormenti e poco soffra
gli occhi brillino e i corpi sfilino
tra umane vanità e facili diventino i sorrisi.
Nel gioco del riciclo a mescolar le carte
pensano i ricordi dei tempi andati e passati i rancori
scopriamo di respirare illusioni
ché i vecchi rimedi non ci curano più.
E poi dicono che non conosciamo la guerra..

mercoledì 29 aprile 2009

Una firma importante...

Gironzolando per la rete oggi mi sono imbattuta in un argomento spinoso e direi sconcertante, non che cascassi dal pero e non sapessi già cosa accade, vedere foto e leggere testimonianze però fa sempre effetto, quasi fosse la prima volta che se ne sente parlare.
Dopo aver visitato il sito dell'associazione Prometeo con le lacrime agli occhi ho cercato di distrarmi, non reggevo più ma quando qualcosa decide di riempire la tua giornata, che tu lo voglia o no, opporsi non serve a nulla. E' stato così che ancora una volta, per caso, ho trovato ai piedi di un blog un banner che chiedeva di oscurare almeno in Italia il sito propedofili danese, pare che là l'apologia di reato non sia condannabile, in poche parole se mi mettessi in testa di dire che gli assassini in fondo sono brava gente e siamo noi invece a essere cattivi beh, in Danimarca lo potrei fare e dormire sonni tranquilli. Ora io dico: i danesi facciano un po' quel che gli pare e piace ma perchè in Italia dovremmo sopportare una roba simile? Se passate di qui firmate anche voi l'appello, è una giusta causa.
Vi metto qui sotto il link:
firmiamo.it/oscuriamoilsitodellassociazionepedofili

martedì 28 aprile 2009

A Nick

Cosa
a tratti di silenzio
spezzi
un passo di donna
sporchi
la seta in carne
crepi
giovani ossa
- a me care -
sudi
il dolore animale..

Beh
non so di preciso
però
dev'essere
un volto
che riconosco.

sabato 18 aprile 2009

Preda affamata

Ti ho guardato lanciare esche
e lo facevi bene
nel lago bollivano intanto le prede
un'attesa val più di mille conquiste
e lo sapevi bene.
Poi hai preso in mano la canna
audace sul limite dell'acqua
arginavi i pericoli col fare del trapezista
così hai tirato su chi aveva abboccato.
Resti però un pescatore incauto
non sapevi che questa preda
un giorno
ti avrebbe ingoiato.

mercoledì 8 aprile 2009

Terremoto


Se ci fosse la cenere
e i muri si facessero carta
il respiro si fermerebbe
ne sono certa
e non basterebbe un sussulto
di vita pregressa
a sedare il dolore dei tratti interrotti.
Chi potrà mai rimediare
all'offesa del taglio terrestre?
Resta solo silenzio.









venerdì 3 aprile 2009

Silenzio

Ad un ladro di sogni
cosa potrei mai raccontare?
Magari che la notte è finita
espansa in mucchi di colore
e che la tela è sgranata
quando ci guardi attraverso.
Oppure potrei reinventare
un silenzio d'annata
di quelli preziosi
tenuto da parte solo
per grandi occasioni.

La ricerca

In un palmo di mano
mi addormentavo.
Ora mi sveglio
serena
tra le tue dita
e sono le stesse
che nei tempi passati
frugavano nelle tasche
e fallivano la ricerca.

venerdì 27 febbraio 2009

Lasciami il buio

Lasciami il buio
da spalmare tutto intorno
e lasciami un raggio di sole
da frazionare in mille e più colori
così avrò il mondo intero tra le mani
e potrò darlo a te.


martedì 3 febbraio 2009

Lo dico qui!

Lo dico qui, lo sussurro pero' e me ne compiaccio, dentro ridacchio e in fondo mi incanto delle mie stesse parole, il mio pensiero di ieri, oggi e domani è stato, è e sarà:

"Il mio uomo è meraviglioso!"

mercoledì 21 gennaio 2009

La favola della formica a modo mio.

La formica e la cicala:
C'era una volta una piccola e affannata formichina, vedeva tutto grande intorno a lei, tutto troppo grande e le metteva paura, così ogni mattina appena sveglia, pur di non pensare alle sue ginocchia tremule, a occhi bassi si affrettava ad uscire dalla tana e come un soldatino, armata fino ai denti, si buttava nella mischia degli altri insetti del prato e facendosi largo a furia di spintoni marciava e arrabbiata lavorava fino a sera.

Al tramonto tornava il terrore di giungere a casa da sola, al buio, si sentiva indifesa e sfortunata, se altre creature le avessero rivolto la parola doveva essere per cattive intenzioni, se ne avesse incrociata qualcuna sarebbe stato un tranello di sicuro.. Così la formichina passava i suoi giorni a tremare di paura e maledire ogni altro insetto della sua porzione di prato che non fosse solo come lei.

Una sera illuminata già dalla luna, la formichina in ritardo accelerava il passo preoccupata dell'ora tarda quando sentì una voce stridula dietro le spalle.. Le si gelò il sangue ma non poté fare a meno di voltarsi, il suo orgoglio le impediva di mostrarsi debole, la sua paura le ordinava di affrontare il nemico e abbozzare in qualche misura un minimo di sicurezza, non avrebbe potuto permettersi di rivelare al mondo il suo terrore di vivere. Così si voltò e trovò gli occhi più belli che avesse mai guardato, poi ci pensò su e realizzò che in effetti non ne aveva visti altri in vita sua, conosceva solo i sassi del sentiero che percorreva di fretta ogni giorno. Se ne innamorò. L'altra scappò via, aveva troppa fretta ed era troppo allegra per restare.

La formichina il giorno dopo e tutti gli altri ancora camminò dritta davanti a sé sperando di ritrovare quegli occhi, l'unica speranza di quella sua triste vita vuota. La sera restava a raccogliere chicchi d'orzo più a lungo sperando di ritrovare la stessa luna e lo stesso sguardo, camminando si voltava spesso ma nulla, dietro e tutt'intorno solo buio. Una sera che la luna era altrove, una cicala fermò la formichina dopo averla osservata molte sere addietro e le chiese cosa avesse in mente per camminare stranamente lenta, lei si schernì, terrorizzata da quel "coso verde" si mise a correre e fuggì.

Ebbene la formichina morì sola senza incrociare più quegli occhi meravigliosi al chiaro di luna. Gli occhi erano quelli della cicala.

A voi e a me la morale di questa favoletta rivisitata.

Superuomini o minidei?

Che tempi strani sono mai questi che viviamo? Pare che l'unica cosa che conta davvero sia mostrarsi forti, determinati e invulnerabili altrimenti non si ha un posto nel mondo. Beh qui e nella vita voglio rivendicare il diritto di ogni persona alla sua fragilità, convinta come sono che anche i "forti" abbiano il loro bel tallone.. Non voglio essere una superdonna, sarebbe la condanna più temibile.. Voglio sentire il bisogno di qualcuno accanto, non essere una monade sola e di sicuro ancora più debole in un'illusione di onnipotenza...

mercoledì 14 gennaio 2009

Generazione

E' tutto per noi
cresciuti nell'inganno del piu' forte
abbagliati da fama e lustrini
nutriti a forza di chiacchiere e spaghetti
e tutto era a buon mercato.
E' tutto per noi
non pensiamo altrimenti
fa tristezza seppur nel tempo in cui
ingrassiamo gli ingranaggi
del sopruso e della vendetta.
E' tutto per noi
in fondo non siamo tanto male
se ci rapportate alla media
noi che beviamo alla fonte catodica
un miracolo italiano a molti sacro
salvo poi vomitarlo addosso alla vita
la nostra
piegata alle mode.. alla statistica..
alle profezie di chi affitta i nostri sogni
e ne ricava un profitto.
E' tutto per noi
non temiamo nulla se non vecchiaia e povertà
incapaci di notare la morte
nei corpi plastici e perfetti
vuoti di un solo respiro autentico.
E' tutto per noi
sotto i piedi non troviamo la terra
ma gomma e puzza
degrado folle e moderno.
E' tutto per noi
additiamo l'ingiusto a sporco
ma l'altra mano ha da fare
è diventata un pugno contro il giusto
tanto ci pare simulato e patetico.
E' tutto per noi
questo bel tempo
e non sappiamo cosa farne
lo venderemmo al miglior offerente
così, per liberarci
dell'incombenza del superfluo.
E' tutto per noi
ed è il nostro tempio
malato di forse e chissà...
a volte la certezza del sé
prende in braccio l'autodeterminazione
e assieme ne erodono le fondamenta
esplodono nei confessionali
crepano le colonne
filtrano dalle volte.
E' tutto per noi
raramente pero' siamo stati tanto fortunati...

sabato 10 gennaio 2009

Amore per me



L'amore... A ognuno il suo... Il mio amore è un uomo con le mani grandi, per me l'amore è quell'uomo che con le sue mani grandi mi tiene la testa, l'accarezza e la sostiene e in quel semplice gesto mi libera dalle catene del mondo, quelle mani calde sono lì a regalarmi aria e cielo e la mia testolina, lasciata nel mezzo, non vorrebbe mai essere altrove. Ogni volta che ho amato in vita mia ho cercato solo due mani che a lungo mi tenessero la testa, ora quelle mani ci sono e anche quando sono lontane le sento ancora, delicate eppure ferme e forti, mi raccolgono i capelli in un angolo di protezione. E' questa la mia felicità.