giovedì 30 ottobre 2008

Sorrido


Piove stasera
qualcuno piange
qualcuno ride...
Sotto sotto sorrido
e mi guardo le mani
dita lunghe che spesso parlano
ma desiderano silenzio
e troppo toccano
ma sono cose e non sei tu.

lunedì 27 ottobre 2008

Ok il prezzo è giusto...


Un pensiero tra tanti: c'è chi dice "chi non mi ama non mi merita", ci ho riflettuto spesso su questa frase che ha il sapore in sé della sconfitta e ho pensato ad un'alternativa... Ognuno si dà un prezzo nelle umane faccende, che sia quel prezzo a discriminare tra chi ci ama e chi no? In fondo chi non è disposto a pagarlo a conti fatti non ne riconosce la legittimità o non ne subisce l'urgenza.. ergo non ci ama. Che si riduca tutto alla determinazione di quel prezzo la nostra capacità di amare e essere amati?
A voi l'ardua sentenza...

Un numero


Un numero tra tanti
lo vedo che scende
non è più lui.. ha cambiato nome.
L'ha fatto da solo perché
ha vita propria.. fa quel che vuole.
Non mi ritrovo.. sembro sparire
lo voglio e accade.
Non c'è programma
e nemmeno dolore...
Succede che un giorno
in mezzo ai miei piedi
sorpresa
io legga "45".

domenica 26 ottobre 2008

Buonanotte a me...



Buonanotte a me e buonanotte a tutto il resto del mondo... Sulle note di questa canzone chiudo gli occhi e mi offro un sogno tutto mio e lo auguro anche a voi un sogno tutto vostro, al riparo dai ladri di sogni...




sabato 25 ottobre 2008

E dormo

E mi ritrovo a dormire
un sonno taciuto e ostinato
attendo il risveglio
di uccelli e campane
ma le lune hanno divorato i soli
e lasciato a me luce tiepida
incolore.. insapore.. inodore.
L'assenza reclama i visi perduti
pretende altre spese
di umano stupore
richiede l'ascolto di dolori
mai spenti.
Mi raggiungono voci
lamenti dei tempi che furono
io tra le pieghe di stoffa
come nascosta in sentieri amici
da lontano li ignoro
ché non è troppo presto
ché non è troppo tardi.
E dormo.

giovedì 23 ottobre 2008

A te mio amore



Vorrei oggi il tuo sguardo su di me e non domani o chissà quando, vorrei le tue mani sulla pelle stasera e non per appuntamento, vorrei la tua vita addosso alla mia e nessuna alternativa che non sia respirare il tuo odore... Intorno a me ovunque io mi giri vorrei incrociare i tuoi occhi, non sempre leggeri, non sempre felici ma meravigliosi perché tuoi, vorrei che il telefono non dovesse suonare per parlarti, che bastassero i pensieri di noi a raccontarti di me, che ti arrivasse l'amore mio come una carezza nel farsi dei giorni.

Invadenza


Struscio insostenibile all'udito
passi rotti si trascinano
consumano l'attenzione
veicolano un corpo curioso e indiscreto
che dell'invadenza fece un vanto,
dell'interesse una bandiera.
Non si accorge però di ferire
con il suo incedere pesante
goffo e, al tempo, sospeso
in ipocrita attesa,
orecchie e occhi stanchi
che implorano solo pace leggera
e dolori privati.

martedì 21 ottobre 2008

Rivendico l'autonomia...

Ho letto un po' in giro.. post di qua post di là.. alcuni mi sono piaciuti molto, altri avrei voluto scriverli io (lo ammetto ^.^) ma quelli che hanno colpito la mia sensibilità (in verità nemmeno troppo sensibile), lo dico con forte accezione negativa si intende, sono stati quelli "ispirati" ai manuali.. Orrore! Mi sono detta: è possibile che un essere umano non rivendichi il diritto al suo carattere, al suo spirito, alla sua mente e si faccia imbrigliare dai manuali "per vivere meglio"?

Meglio per chi? Meglio di cosa? Meglio di quando?

Vorrei guardare in faccia qualcuno di quei filosofi del benpensare mentre intreccia i fili della sua rete, guarda intorno le ingenuità che si avvicinano e si nasconde, piano si ritrae all'ombra e con pazienza (nemmeno troppa oserei dire) attende il suo tempo, senza fretta ché non ce n'è bisogno, non tarderanno ad arrivare le prime vittime e dopo di loro, come colti da un'epidemia, tutti gli altri, sconsiderati e folli, tutti incontro al miraggio della felicità.
Tutti cadono come pupazzi nelle reti dei più furbi, nessuno escluso. Dopo la caduta però mi aspetto che ci si rialzi e si combatta per la propria preziosa essenza... al contrario sempre più spesso vedo sguardi persi dietro la notizia del giorno, l'atteggiamento più cool della settimana o nella moda socialmente somministrata e predigerita ché non deve far troppo male, i sentimenti non devono turbare, le emozioni devono restare nel recinto dell'accettazione pubblica e guai a perdere per strada la propria immagine riflessa allo specchio ché allora sì che sei rovinata, allora avrai un grave problema ma niente paura.. ci sarà qualcuno che lo risolverà al tuo posto, qualcuno che ti accoglierà tra le sue amorevoli braccia e ti cullerà, un po' come faceva tua madre quando ti vedeva piangere da bambina...
Tua madre però il coltello infilato nella cinta dei pantaloni non ce l'aveva...

lunedì 20 ottobre 2008

Avrei...

Tante cose avrei voluto scrivere, leggere, dire, sentirmi dire... Milioni di esperienze avrei voluto vivere...
Eppure, spesso, anche se le avevo in passato ferventemente desiderate e tutt'un tratto eccole, le vedo arrivare, inaspettate, per lo più dimenticate o semplicemente messe via tra gli scarti, le immondizie più o meno voluminose, più o meno fetenti.. quasi me ne dispiace, vorrei ritrovarle ancora nello stesso esatto posto in cui le avevo lasciate.. mi chiedo chi dia il diritto agli oggetti smarriti di sbucare fuori quando nemmeno ti ricordi più della loro esistenza.. Ci vorrebbe un sigillo per certi bauli...
O magari una chiave, un passepartout, tanto per avere il necessario potere sugli eventi della propria esistenza.. Trovo che sia già abbastanza in balia degli ultimi arrivati o dei primi venuti, questa nostra stupida quanto breve vita, e disarmante quel tanto che basta per renderci tutti dei perfetti idioti di fronte ai suoi "perché"...

domenica 19 ottobre 2008

Domenica noiosa..


Visto che la vita spesso quando sono a casa sembra trascinarsi e non avere altro ritmo all'infuori di quello che scelgo nella musica, quasi mi appare di esser sospesa in dimensioni asensoriali e rimane per me percorribile solo la via dell'estraneamento. Vi lascio questa mia poesia...

La scatola.

Giorni di lentezze fatte ombre
silenzi ad aspettar la notte
tirar tardi è quasi un dovere
la vita stanca ma è ancora presto
troppo giovane per simile lusso.
La terra trema, il respiro s’attarda
mi aggrappo, sola, alle lusinghe
di un tempo che corre
immemore insisto a rigettare le sacre nausee
e nego patti alle convenzioni.
Il viso è d’angelo ma il cuore infiamma
un rogo soltanto domando
finalmente col fumo si cela il ricordo dei volti
curiosi, rimangono a fingere ore lontane
attori e comparse di giorni che furono
vissuti in scatola chiusa.











sabato 18 ottobre 2008

Insonnia

Dimenticarmi di me…
Come potrei un tale abbandono?
Eppur accade
Se Morfeo s’attarda
ed è il dolore.
  



 insonnia

Estasi

Il tuo orgoglio
diritto e forte
da principio dentro me
troneggia
unico Signore d’amore.
Sul finire
mi si arrende
e improvviso in calda pioggia
riposa.