sabato 25 ottobre 2008

E dormo

E mi ritrovo a dormire
un sonno taciuto e ostinato
attendo il risveglio
di uccelli e campane
ma le lune hanno divorato i soli
e lasciato a me luce tiepida
incolore.. insapore.. inodore.
L'assenza reclama i visi perduti
pretende altre spese
di umano stupore
richiede l'ascolto di dolori
mai spenti.
Mi raggiungono voci
lamenti dei tempi che furono
io tra le pieghe di stoffa
come nascosta in sentieri amici
da lontano li ignoro
ché non è troppo presto
ché non è troppo tardi.
E dormo.

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