lunedì 23 gennaio 2012

Rotaie

Oggi, di ritorno a casa seduta in treno, ascoltavo bella musica nelle cuffie leggendo le pagine fantastiche di Erri De Luca. È stato come risvegliarsi da un sonno profondo, uno di quelli rari capaci di restituire la pace. Ero in uno stato di grazia, come in una bolla sospesa sul sedile, priva perfino della consistenza del mio corpo. È durato un'ora, un momento dilatato di beatitudine, ho ringraziato d'esser viva.
Capita di rado qualcosa del genere, almeno è raro per me. Oggi ho accolto quella sospensione come manna dal cielo, ho creduto d'essere una piuma finalmente rappacificata con i venti. Per poco più di un'ora sono stata immortale, come immersa in un liquido protettivo, una monade non più parte infinitesimale del tutto ma essa stessa un tutto, senza radici, senza cielo, senza peso.
Solo il treno mi regala qualche volta un'occasione e solo in treno sono in grado di riconoscerla.

1 commento:

;moch´ ha detto...

Certi viaggi ci regalano emozioni che non dimenticheremo mai, che ci ricordano di essere ancora qui, vive. E la musica e la lettura tante volte sono la nostra salvezza (:
Un bacione!