martedì 3 gennaio 2012

Dubbi

Sto andando a dormire e mi è venuto un pensiero, uno di quelli fastidiosi che si insinuano nella testa e vi si radicano senza rimedio, più che altro è una domanda insidiosa: ho 33 anni e questo è un fatto, mi domando come sia possibile alla mia età aver concluso così poco o meglio non avere ancora un posto preciso nel mondo. Questo quesito mi tormenterà per non so quanto ancora, ormai conosco bene come funziona la mia testa, finchè non mi sarò data una risposta qualsiasi il pensiero non mi lascerà in pace. Che brutto rapporto ho con le aspettative, soprattutto le so disattendere benissimo, uno qualunque di quei moderni guru mi parlerebbe di autosabotaggio, la solita stronzata per farti sentire una persona qualunque,una poveretta finché non avrai abbracciato le loro teorie... Perché non posso essere tranquilla e saggia come il mio bel gatto, lui sì che sa vivere, sa stare al mondo come nessun altro, non conosco nessuno che viva meglio di lui. Lo guardo anche adesso e capisco quanto sia piccola e meschina la condizione umana, quanto infinitamente piccola sia io rispetto al mio gatto. E nemmeno mi guarda con pietà, quel suo sguardo ha il sapore del miracolo.

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