venerdì 10 febbraio 2012

Ancora neve...

Nevica, di nuovo. Unica nota positiva: un silenzio di tomba.
La neve segna il confine tra infanzia e età adulta più di ogni altra cosa. Ho scoperto di essere diventata grande proprio in base alla mia reazione rispetto alla neve. Una volta la neve significava stupore, bellezza, l'avrei voluta tutto l'anno, la trovavo splendida. Ora la guardo dalla finestra e penso a chi ha freddo, a chi è in macchina e sta affrontando la bufera sulle strade ghiacciate, ai poveri animaletti in strada che muoiono di freddo e fame.
Non c'è dubbio, non mi piace più molto che venga giù, lo spettacolo è sempre bello da vedere, bello come allora ma ora ci leggo disagio, problemi, difficoltà.
Quel che prima era un'occasione di festa, un'opportunità che spezzava la monotonia invernale ora è una semi-catastrofe.
Non è la neve ad essere cambiata, sono io. Non so nemmeno se mi piaccia questo disincanto. In questi giorni mi sento più vecchia.

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